Piante, fiori, prati e natura. Un nuovo-vecchio amore



Ginestra 





Ereditato da mamma Angelina

L' amore per le piante è rimasto.
Già quando abitavo da solo e non avevo un giardino se volevo rilassarmi i prati del Parco Gyula erano il mio posto preferito.
Ma poter mettere le mai nella terra, rastrellare, curare le piante, sistemarle, potare è tutta esperienza che ho fatto dopo. Con soddisfazione.

Acero rosso 2005


Questo acero è stato un esperimento che purtroppo è durato solo un anno.
Abbiamo sbagliato posizione anche perchè il nostro giardino ha molta ombra.
Siccome il vaso non era adatto per una pianta destinata a crescere molto lo abbiamo messo in terra, ma qualcosa è andato storto.




Le begonie sono molto colorate e resistenti, ma sono annuali e nonostante i tentativi di Silvia di mantenere il tubero in inverno ogni anno si devono riprendere.





Lei è molto testarda, e prova sempre a salvare il salvabile. Insistendo, con i ciclamini e le surfinie ci riesce al 70% . 






Infatti dietro casa, a sud, abbiamo l’infermeria delle piante per farle riprendere.
Io butterei tutto.








Questa al contrario dell’acero è diventata un gigante. Dalla foto sembra bianca, ma in realtà è lilla molto pallido e l’abbiamo scelta così proprio perchè la maggioranza di glicini che si vedono in giro sono viola.



Queste sono alcuni dei regali che ho fatto a Silvia nel corso degli anni. Fioriscono quasi tutte anche se in momenti diversi.

























Questo lo abbiamo preso per la mamma di Silvia, ma la nevicata e gelata del 2012 lo ha ucciso.
Anzi, lo abbiamo ucciso noi che non abbiamo protetto il tronco, ma non ce lo aspettavamo. Non era neppure troppo giovane e pensavamo fosse ormai resistente. E’ arrivato fino ai fiori in giugno, ne aveva tantissimi e poi ha iniziato a perdere le foglie e in poco tempo si è seccato.

Solo allora abbiamo visto la crepa nel tronco.

Concludo con…




Il mio preferito, l’ibisco, ne abbiamo due da vari anni. Quello rosso ha un anno in più dell’altro.






La cosa più difficile è fargli passare l’inverno perchè la casa non è luminosa, ma i nostri si sono abituati . Purtroppo non sono mai più riuscito a farne crescere uno come quello che avevo a Budrio. Anche se con quelle dimensioni era scomodo da spostare, e gestire.


Parola di Luca…

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